In search of general theories

I BAMBINI CON GENITORI GAY O LESBICHE

17.05.2013 19:35

 

 

L’Accademia Americana di Pediatria (AAP) ha pubblicato nel 2013 una dichiarazione riguardo il benessere dei bambini con genitori gay o lesbiche[1].  Procederò nel seguente modo: elencherò i punti fondamentali della dichiarazione (in grassetto) e li commenterò uno alla volta. 

1.      L’AAP supporta il benessere e la salute fisica, mentale, sociale dei bambini di qualunque età.

Questa visione è molto avanzata, e si ricollega ai più attuali dibattiti filosofici su cosa siano la salute e la malattia.  La salute non è più considerata solo come benessere fisico, ma anche e soprattutto come una condizione complessa della vita umana, che potrebbe addirittura identificarsi come quello stato ideale chiamato felicità[2].

2.      Le evidenze scientifiche affermano che i bambini allevati da genitori eterosessuali o dello stesso sesso hanno eguali bisogni comportamentali ed emozionali e ricevono le stesse cure[3]

I pediatri si dividono in vari gruppi umani:

A) quelli contrari alle unioni legali tra gay e lesbiche;

B) quelli favorevoli alle unioni legali tra gay e lesbiche, ma contrari alle adozioni di bambini da parte di tali coppie;

C) quelli favorevoli sia ad unioni che ad adozioni;

D) quelli confusi, cioè quelli favorevoli alle unioni legali tra gay e lesbiche, ma dubbiosi sull’opportunità di adozioni di bambini da parte di tali coppie. 

A ciascuno dei gruppi A, B, C, dico: non preoccupatevi, la scienza e l’Evidence Based Medicine non sono in grado di modificare le vostre opinioni! Chi odia i gay, troverà un articolo scientifico che dice esattamente quel che lui vuole sentire, e lo stesso farà chi invece è del tutto favorevole sia ad unioni che ad adozioni tra persone dello stesso sesso.  Per quanto riguarda il gruppo D, che è quello più interessante poiché dalle parti nostre (secondo me) il più rappresentato, dico: se la vostra paura è esclusivamente quella di affidare un bambino ad una coppia che non possa garantirne un adeguato sviluppo psico-fisico, allora, affidatevi alla letteratura.  Non basatevi solo sulle referenze qui sotto citate, cercatene altre, ma fatevi un’idea personale.  Per quanto riguarda il mio umile me, indeciso ma aperto a suggerimenti o consigli, leggo la letteratura, ed essa non mi sembra rivelare differenze sostanziali tra bambini allevati da famiglie etero o omo.  Tanto basta (secondo me) per vincere le (almeno mie) ultime remore.   

3.      L’AAP sostiene che la FAMIGLIA (costituita indifferentemente da coppie sposate, o non sposate, o da genitori single, o da nonni, o da tutori legali, o da eterosessuali, o da gay, o da lesbiche, o altro), è sempre stata il nucleo sociale di base nel quale i fanciulli possano sviluppare le relazioni con quegli adulti di cui hanno bisogno per crescere.

Questo concetto fa piazza pulita di ogni forma di allevamento dei bambini alternativa alla famiglia.  Se vogliamo spingerci a sinistra come fa l’AAP, qui ci vedo una netta frenata, se non una marcia indietro.  Da un lato, pur non essendo intuitivo che una coppia omo sia in grado di crescere un figlio come una coppia etero, è stato alla fine dimostrato che è proprio così; dall’altro lato, pur non essendo intuitivo che possano esistere forme alternative alla famiglia, mi sembra un pò drastico sostenere con tanta enfasi che la famiglia sia l’unico nucleo fondamentale nel quale crescere un figlio.  Qui si cade in un errore concettuale e metodologico da parte dell’AAP: la scienza viene utilizzata al fine di affermare che i figli di omo sono uguali a quelli di etero, ma poi vengono date referenze non scientifiche, ma solo dogmatiche, all’affermazione che la famiglia sarebbe il nucleo portante. 

4.      I bambini necessitano di relazioni sicure e durevoli, al fine di raggiungere uno sviluppo sociale-emozionale e cognitivo ottimale.  I fanciulli hanno quindi bisogno di genitori volenterosi e capaci che siano legati tra loro in una relazione profonda e durevole, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.  Pertanto l’AAP raccomanda che tutti i genitori abbiano libero accesso ai diritti di matrimonio civile.

I diritti civili di gay e lesbiche… questo è un punto non dimostrabile scientificamente, ma qualunque elementare nozione di etica non accecata da interessi personali non può che essere favorevole a tale banale, basilare concetto di coesistenza umana.  Penso che luminari dell’interpretazione dell’individuo come “persona”, quali Karl Jaspers o Edmund D. Pellegrino, non potrebbero che essere d’accordo con me…

 

 

 

 

 

 


[1] Committee On Psychosocial Aspects Of Child And Family Health, Pediatrics 2013;131:827–830

[2] Definizione dell’OMS della salute del 1948; inoltre: vedi Federspil G., Giaretta P., Moriggi S.: Filosofia della medicina; Raffaello Cortina, 2008, pagine 235 e sgg: si illustrano qui le varie posizioni sui concetti di salute e malattia nei pensatori Novecento.   

[3] Pawelski JG, Perrin EC, Foy JM, et al. The effects of marriage, civil union, and domestic partnership laws on the health and well-being of children. Pediatrics. 2006; 118(1):349–364

Tasker F. Lesbian mothers, gay fathers, and their children: a review. J Dev Behav Pediatr. 2005;26(3):224–240

Golombok S, Badger S. Children raised in mother-headed families from infancy: a follow-up of children of lesbian and single heterosexual mothers, at early adulthood. Hum Reprod. 2010;25(1):150–157

Wainright JL, Russell ST, Patterson CJ. Psychosocial adjustment, school outcomes, and romantic relationships of adolescents with same-sex parents. Child Dev. 2004;75 (6):1886–1898

Farr RH, Forssell SL, Patterson CJ. Parenting and child development in adoptive families: does sexual orientation matter? Appl Dev Sci. 2010;14(3):164–178

Lamb ME. Mothers, fathers, families, and circumstances: factors affecting children’s adjustment. Appl Dev Sci. 2012;16(2): 98–111